SegnoPlay–nuova serie – Videogiochi all’italiana

Vol. 2 – ‘La morte t’ha preso attraverso lo schermo’: intervista a Francesco Carlà di Simulmondo su Dylan Dog: Attraverso lo Specchio

Nel 1987 Francesco Carlà, studioso, giornalista e pioniere dello studio del gioco elettronico in Italia, decide di diventare produttore. Da un suo annuncio sulla rivista McMicrocomputer, rivolto ad appassionati e programmatori, emergerà a Bologna Simulmondo, la prima software house italiana interamente dedita ai videogiochi. Nel giro di alcuni anni Simulmondo esprimerà una visione del proprio brand fortemente nazionale, ma che punta anche ai pubblici internazionali, stipulando importanti accordi di licensing con aziende di rilievo delle industrie culturali del nostro paese, come la Sergio Bonelli editore. Nascono così videogiochi ispirati a personaggi di grande successo come Dylan Dog, che arrivano nei negozi italiani ed esteri per piattaforme come l’Amiga, ma anche in formato seriale nelle edicole. Attraverso lo Specchio del 1993, un po’ avventura grafica ‘punta e clicca’ e un po’ ‘fumetto interattivo’, mescola l’universo di Craven Road con il mythos di H. P. Lovecraft. Ne parliamo con Francesco Carlà.

Francesco Carlà di Simulmondo
e Finanza World (www.finanzaworld.it)

Spiegaci come si sviluppa questa produzione, un’avventura grafica che gode ancora di un buon riscontro tra gli storici e appassionati del genere e con cui Simulmondo ha puntato anche al mercato estero.

L’ipotesi di produzione nacque con Tiziano Sclavi e Decio Canzio intorno al 1991 quando mi furono presentati da Sergio Bonelli a Milano, facendo seguito al mio interesse a trarre dei giochi da icone superstoriche del fumetto come Diabolik delle sorelle Giussani e Tex e l’allora recente fenomeno Dylan Dog di Bonelli (in seguito anche Spider-Man). Tiziano fu entusiasta e trovammo molti punti di contatto: anche lui era un fanatico dell’hard-boiled, e immaginammo Dylan come un’icona alla Bogart del Falcone maltese (1941).

Progettammo due giochi: il primo, Gli Uccisori (1992),sarebbe stato un arcade/action ispirato a giochi come Prince of Persia (J. Mechner 1989) o Impossible Mission(D. Caswell/Epyx 1984)Il secondo Simul-Dylan,Attraverso lo Specchio (1993),sarebbe stato un adventurepunta e clicca come Borrowed Time(Activision 1984) e Déja-vù per Amiga (1986). Il riferimento era al classico di Lewis Carroll, oltre che all’albo del fumetto dallo stesso titolo, anche se la storia del gioco è solo vagamente ispirata a quell’episodio, nonché a Quando la città dorme. Tiziano avrebbe prodotto due raccontini inediti, destinati a diventare mini albi di quattro pagine da includere nel packaging (sarebbero diventati pezzi da collezionismo). La produzione di ALS sarebbe andata avanti per più di un anno.

Quali sono state le peculiarità o le problematiche del contesto di produzione e distribuzione?

L’articolo completo è disponibile su Segnocinema.